F1 25 | La mia recensione: vale davvero la pena?
- Evan Deciren
- 6 days ago
- 4 min read
Eccoci qua, piloti virtuali e appassionati di motorsport! La stagione reale di Formula 1 entra nel vivo... e con essa arriva puntuale anche il nuovo capitolo della sua trasposizione videoludica: F1 25.
D'amante della serie F1 e come autore di questo blog, non potevo certo farmelo scappare. Casco in testa, guanti stretti e via sul tracciato: oggi vi porto le mie impressioni a caldo su questo nuovo capitolo firmato Codemasters. Un’analisi onesta, diretta e pensata proprio per chi, come me, cerca un'esperienza di guida appagante e una carriera virtuale che sappia emozionare.

Breaking Point 2 – Il ritorno del drama “alla Netflix”
Torna Breaking Point, la modalità ispirata a Drive to Survive, con protagonista l'immaginaria scuderia Connersport. Stavolta si raccontano le stagioni 2024 e 2025, con un'auto finalmente competitiva e l’obiettivo di puntare alle posizioni che contano.
Ci sono filmati in CG, momenti di gameplay legati alla trama e quattro livelli di difficoltà. Le gare sono contestualizzate con obiettivi come difendere una posizione o rimontare.
Peccato, però, che la storia sembri più interessata ai drammi personali che alla pista. I personaggi come Aiden Jackson o Devon Butler tornano, ma non brillano. Manca profondità nei contenuti di contorno come interviste, social e scelte da team principal. Una modalità che prometteva tanto, ma che, pad alla mano, non mantiene pienamente.
Carriera Scuderia – Manager, non più pilota
E qui arriva una vera novità: la carriera manageriale. Dimenticate il doppio ruolo "proprietario/pilota" di My Team: in F1 25 vestiamo solo i panni del team principal.
Le aree da gestire sono tre:
Ingegneria – Sviluppo componenti, budget e assegnazione delle migliorie.
Personale – Contratti piloti e gestione dei reparti.
Corporate – Sponsor, loghi e immagine della squadra.
Una bella svolta… almeno sulla carta. Perché se da un lato l’idea è ottima, dall’altro la profondità gestionale è ancora limitata. Gli impatti delle scelte a lungo termine sembrano poco incisivi, soprattutto per chi è abituato a giochi di gestione racing più complessi.
Carriera Pilota & Modalità Classiche – Piccoli ritocchi, nessuna rivoluzione
La classica carriera pilota torna senza grandi stravolgimenti. I menu sono ricchi, pieni di statistiche, punti esperienza, oggetti collezionabili… ma spesso la quantità supera la qualità.
In compenso, c’è un nuovo editor livree: più intuitivo, facile da usare e utile per chi – come me – ama personalizzare ogni dettaglio della propria monoposto.
Interessanti anche le nuove sfide online “Invitational”, che permettono di confrontarsi con amici e community in condizioni meteo e gare prestabilite. E c'è una modalità ispirata al film F1, che però al momento è solo parzialmente disponibile.
Aspetto Tecnico – Luci e ombre
Codemasters ha investito bene in realismo ambientale. Cinque circuiti (Bahrain, Miami, Melbourne, Suzuka e Imola) sono stati completamente ricreati con tecnologia LiDAR. Il risultato? Cordoli realistici, avvallamenti percepibili e scenari più vivi.
Ma il trattamento LiDAR riguarda solo 9 tracciati su 24. Molti altri mostrano i limiti di un motore grafico che fatica a tenere il passo.
Inoltre, novità curiosa ma riuscita: alcuni tracciati si possono percorrere al contrario (Silverstone, Zandvoort, Red Bull Ring), con griglia e cartellonistica riposizionate. Una feature simpatica, perfetta per l'online.
Next Gen... ma non del tutto
Addio supporto a PS4 e Xbox One: finalmente si punta al full next-gen. Migliorate illuminazione e ray tracing, soprattutto su PC. Ma...
…con ombre incoerenti, cali di frame rate in circuiti ombrosi (come Montreal o Melbourne) e difetti nei filmati post-gara, l'evoluzione tecnica sembra a metà strada.
Audio e Guida – La vera anima di F1 25
Se c'è un settore dove F1 25 colpisce nel segno, è il modello di guida.
Fisica migliorata: più realistica in curva, frenata e accelerazione.
Aderenza ridotta: attenti alle posteriori!
Force Feedback più naturale e preciso (con volante è davvero un’altra esperienza).
Cordoli utilizzabili con più decisione (ma senza strafare).
Suoni dei motori ben differenziati, con dettagli anche nelle gomme e nei pit stop.
Il tutto mantiene un’anima arcade, ma più raffinata. Un buon compromesso per chi vuole divertirsi senza il rigore delle sim hardcore.

F1 25 – Le mie conclusioni
Tirando le somme, F1 25 è un buon capitolo di transizione. Non rivoluziona, ma rifinisce. Ecco cosa funziona e cosa no:
✅ Punti di forza:
Modalità carriera manageriale interessante, seppur da espandere.
Circuiti LiDAR altamente realistici.
Tracciati invertiti: finalmente qualcosa di nuovo.
Fisica di guida più coerente e reattiva.
Suono immersivo.
Editor livree più pratico.
❌ Punti deboli:
Breaking Point non convince, storia debole e meccaniche poco coinvolgenti.
Gestione limitata nella modalità manager.
Grafica non all’altezza del salto next-gen.
Troppi contenuti superficiali nei menu.
Ancora troppo arcade per chi cerca simulazione pura.
A chi consiglio F1 25?
Se non giochi a F1 da anni o sei un nuovo appassionato, F1 25 è il miglior punto d’ingresso. Se invece hai già F1 23 o F1 22, valuta bene: le novità ci sono, ma non stravolgono l’esperienza. Per quanto mi riguarda, continuerò a macinare giri, magari in attesa che Codemasters trovi davvero il ritmo giusto per un salto di qualità definitivo.
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